Conto deposito: quanto rende?

I conti deposito sono degli strumenti d’investimento a basso rischio, in grado di offrire un rendimento fino al 2% lordo annuo con costi di gestione relativamente bassi. Tuttavia per capire quanto rende un conto deposito è necessario valutare alcuni aspetti, tra cui il vincolo, la durata, l’inflazione e la somma depositata.

Come calcolare il rendimento di un conto deposito

Per stabilire esattamente quanto rende un conto deposito bisogna capirne prima di tutto il funzionamento. Un conto deposito è uno strumento simile a un tradizionale conto corrente bancario, in cui si versano delle somme presso un istituto di credito che in cambio offre un rendimento sulle giacenze medie annue.

La banca a sua volta utilizza tali somme per le sue operazioni finanziarie, tuttavia i capitali investiti sono soggetti alla tutela del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e alla garanzia dello Stato Italiano, che in caso di fallimento della banca provvede al rimborso delle somme fino a un massimo di 100.000€.

È chiaro perciò che un conto deposito libero, con cui è possibile disporre liberamente delle somme versate, renderà meno rispetto a un conto vincolato. Il vincolo infatti permette agli istituti bancari di reinvestire i capitali in altre operazioni, che concedono quindi un tasso d’interesse più elevato.

Tuttavia oltre al rendimento bisogna tenere conto dei costi relativi alla gestione del conto deposito, al pagamento delle imposte previste sulle rendite finanziarie e all’inflazione. Quest’ultima incide soprattutto sui depositi vincolati a medio e lungo termine, di fatto erodendo parte del rendimento offerto dalle banche.

Inoltre un conto deposito rende in base al capitale versato, perciò maggiore sarà la somma depositata più elevato sarà il rendimento generato. In quest’ottica non conviene aprire un conto deposito con somme inferiori ai mille euro, infatti per ottenere un rendimento appropriato bisogna investire almeno 5-6.000€ a medio termine.

Rendimenti medi dei conti deposito

Alcune banche offrono dei rendimenti minimi con vincoli a breve termine, come ad esempio CheBanca!, che propone un tasso d’interesse dello 0,50% per i conti deposito vincolati a 3 mesi. Tuttavia si tratta di un rendimento lordo, che al netto della ritenuta fiscale non garantisce un guadagno elevato, soprattutto con somme esigue.

Al contrario ING Direct mette a disposizione dei risparmiatori Conto Arancio, un conto deposito con un rendimento fino al 2%, decisamente più interessante, riconosciuto sulle somme vincolate per almeno 6 mesi. Allo stesso tempo è possibile lasciare il capitale libero, ma in questo caso il rendimento scende allo 0,10%.

I conti deposito sono strumenti d’investimento che possono offrire rendimenti minimi fino a un massimo del 2% lordo, un guadagno ridotto ma che permette d’investire i propri risparmi senza alcun rischio grazie alla garanzia dello Stato e del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Per realizzare un rendimento rilevante è perciò necessario investire somme elevate, attivare un vincolo di almeno 6 mesi e cercare di effettuare l’operazione finanziare in periodi di bassa inflazione, per evitare l’erosione del capitale.

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