I conto deposito sono a rischio?

Investire una parte di ciò che si guadagna è sempre un’ottima scelta, perché come tutti sanno lasciare i propri risparmi sul conto corrente non rende praticamente nulla, anche con importi piuttosto rilevanti. Tuttavia la maggior parte delle persone non vuole investire in strumenti ad alto rischio, come ad esempio i titoli del mercato azionario, perciò una delle soluzioni più utilizzate è quella del conto deposito.

Si tratta di strumenti d’investimento a breve termine, offerti solo ed esclusivamente dalle banche, che offrono dei rendimenti fino al 2% l’anno lordo sulle somme libere o vincolate. Ovviamente i capitali vincolati garantiscono dei rendimenti più elevati, ma allo stesso tempo richiedono che la somma versata rimanga indisponibile fino alla scadenza del vincolo. Quello che in molti si chiedono è se oggi i conti depositi sono a rischio. Cerchiamo di fare chiarezza.

I rischi dei conti deposito

I conti deposito sono tradizionalmente degli investimenti a basso rischio, poiché secondo la normativa di legge italiana ed europea tutti i capitali depositati presso un istituto bancario sono soggetti alla garanzia dello Stato, tramite il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Ciò significa che qualsiasi somma detenuta presso una banca, fino a un massimo di 100.000€, è vincolata alla garanzia dello Stato che in caso di fallimento dell’istituto provvede entro 20 giorni al rimborso delle somme. In questo senso quindi i conti deposito non sono assolutamente a rischio.

Allo stesso tempo i rendimenti di questo strumento finanziario sono legati alla necessità delle banche di reperire fondi. In poche parole se gli istituti di credito non hanno problemi di liquidità, perché i loro conti sono in ordine o per la possibilità di reperire risorse a basso costo in altri modi, i rendimenti dei conti deposito saranno estremamente ridotti, come succede in questo momento.

Altresì quando le banche fanno fatica a reperire liquidità sul mercato, oppure se il costo dei fondi offerti dalla BCE è alto, i rendimenti dei conti deposito saranno piuttosto interessanti per invogliare le persone a depositare i propri risparmi presso le banche. In entrambi i casi i capitali detenuti presso gli istituti bancari sono sempre vincolati alla garanzia dello Stato, perciò a meno di un fallimento del Paese tutte le somme fino a 100.000€ sono assolutamente al sicuro.

I rischi dei conti deposito legati al rendimento

Appurato che non esistono rischi sulle somme dei conti deposito, lo stesso non vale per i rendimenti. Innanzitutto bisogna specificare che esistono due tipi di conto deposito, quelli liberi e quelli vincolati. I primi permettono ai clienti di utilizzare le somme depositate liberamente, prelevando e versando senza alcuna restrizione.

In questo caso il rendimento dei conti deposito è decisamente basso, migliore rispetto a quello offerto dai conti corrente ma di poco superiore allo 0,1% lordo annuo. Invece i conti deposito vincolati possono garantire rendimenti fino al 2% lordo l’anno, diventando sicuramente un investimento più interessante.

Ovviamente gli interessi vengono versati alla scadenza del vincolo, quindi prelevando anticipatamente i capitali depositati si rischia di perdere parte o tutto il rendimento potenziale. I conti deposito sono quindi uno strumento d’investimento sicuro, garantito dallo Stato e vincolato dalle normative di legge.

Tuttavia qualora non si dovessero rispettare le clausole contrattuali esiste il rischio di perdita del rendimento, che a fronte delle spese di gestione e di liquidazione può comportare un saldo negativo sull’investimento iniziale. È importante quindi scegliere attentamente il conto deposito adatto alle proprie esigenze, per assicurarsi un rendimento sicuro e azzerare i rischi legati a inconvenienti ed eventuali situazioni di emergenza.

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